Montagne di spazzatura a Bologna: dalla strada alle case, il passo è breve.

Sicurezza/Degrado

Ecco come questa giunta, ha spostato la spazzatura dai cassonetti in strada a casa nostra. Breve cronologia di una tragedia annunciata:

PRIMA DECISIONE “PROGRESSISTA” DI POCHI ANNI FA:

Qualche anno fa, sono stati tolti i cassonetti della spazzatura, dalle strade del centro storico, per la raccolta di plastica, carta e indifferenziata, per una scelta ecologica, ideologica e green, e per guadagnare, immaginiamo, qualche posto auto, adottando così la raccolta porta a porta in centro storico.

FINE 2019 – VIA SAN FELICE -BOLOGNA

Il risultato, evidente a tutti, è stato, e lo è tuttora, di avere cumuli di spazzatura alti anche due metri per due giorni a  settimana, ma anche durante altri giorni perché molti viandanti non rispettano i giorni stabiliti per la raccolta ed essendo i cestini sempre pieni, a dire il vero pochetti lungo la strada, la gente che passa sotto i portici, getta rifiuti piccoli e vari, dove capita. Chi vive il centro storico, e sopratutto chi vive nella parte più sfigata di questo, cioè quella che sta sotto via Rizzoli/ via Ugo Bassi, nella porzione di centro che sta nella parte opposta dei colli, lo sa bene.

SECONDA DECISIONE “PROGRESSISTA” DI UN ANNO FA CIRCA : mettere in alcune strade, i cassonetti per l’indifferenziata, che funzionano poco e male, perché bisogna avere una tessera per poterla utilizzare(Bologna e sopratutto il suo centro storico è piena di non residenti e persone di passaggio che non hanno la tessera) e spesso questi cassonetti elettronici purtroppo, non funzionano.

Rimangono però, il martedì e mercoledì, i giorni per la raccolta di carta e plastica, cioè i rifiuti più ingombranti e cospicui.

TERZA DECISIONE PROGRESSISTA DI POCHI MESI FA:

Visto l’enorme degrado creato dai cumuli di spazzatura, lasciata a tutte le ore e in mezzo ai tavolini dei bar e ristoranti, viste le numerose proteste di residenti, commercianti e la cattiva pubblicità per i turisti, cosa si è pensato? Non di mettere dei cassonetti in più, non di aumentare i giorni di raccolta, ma si è deciso, in alcune zone del centro storico, di limitare al solo martedì, il giorno di raccolta!
Certo! Eureka! Che ideona! Quindi si è pensato di concentrare tutto, carta e plastica, in un giorno, così da lasciare la spazzatura sotto i portici solo un giorno e non due! Si è ridotto, secondo loro, al minimo l’impatto e probabilmente i costi.

Ma è davvero così? Hanno provato a chiederlo ai cittadini? Noi si.

Cosa è emerso? Beh qualcosa che a nostro avviso sembrava già evidente e scontato. Non solo i cumuli sono più alti, ma chiunque di noi, che sia single, o che viva in una famiglia, sa quanta spazzatura si produce durante un giorno!

Chiunque di noi sa, che purtroppo ogni prodotto acquistato al supermercato, ha un imballaggio, spesso voluminoso. Immaginiamo solo le bottiglie d’acqua, o i giornali, quanto spazio occupano una volta utilizzati.

Immaginiamo quindi una famiglia, che anche a causa del lockdown deve mangiare a pranzo e a cena in casa, quanta spazzatura possa produrre.

Ecco moltiplicatela per una settimana e avrete in casa un cumulo di spazzatura da dover piazzare in qualche angolo buio della casa. Cumuli di spazzatura maleodorante e ingobrante che dobbiamo temporaneamente stoccare nelle nostre abitazioni, in mezzo ai nostri bimbi piccoli, continuanto a pagare una TARI che non fa sconti a nessuno. Ma perchè? Perchè non possiamo godere di un servizio efficiente e tempestivo? Perchè dobbiamo scegliere se avere delle discariche sotto casa, oppure dentro casa?

ABITAZIONE PRIVATA CON TRE RESIDENTI

In molte città, ci sono dei grossi contenitori ermetici condominiali, molto spesso non a vista ma dentro i cortili o i pianerottoli. A noi sembra una strada senza via d’uscita, un sistema fallimentare, perchè nel centro storico di Bologna, vive un elevato numero di turisti, studenti e residenti turnisti e viaggiatori, che non possono rispettare gli orari e il giorno di posizionamento e che si trovano a dover smaltire dei rifiuti nell’immediato.

Nemmeno la gistificazione dell’ opportunità d’avere più posti auto a disposizione, togliendo i cassonetti, regge: due cassonetti in più ogni settanta o cento metri, non occupano più di un posto auto.

Inoltre i nostri portici sono colmi di locali e ristoranti che spesso devono far accomodare i loro clienti tra sportine colorate e maleodoranti. Alcune volte, senzatetto rovistano nelle buste sparpagliando il contenuto su un’ area vasta del portico, altre invece, sono prese di mira da persone che, forse in preda a stati d’euforia o di rabbia, calciano le buste per divertirsi o sfogarsi. Il tutto in quasi totale assenza di polizia municipale che presidia il territorio a piedi. Inoltre i palazzi del centro storico si sviluppano molto in profondità, come da concetto medievale, per cui ottanta o cento appartamenti si ritrovano tutti a buttale la spazzatura nel loro tratto di portico adiacente di due o tre metri, creando le famose montagne. Crediamo che questo tipo di raccolta, forse, possa andare bene in altre città, magari con strade larghe, ma non a Bologna, che dovrebbe invece salvaguardare i suoi portici eliminando tutti i motivi di degrado. Basterebbe viaggiare un pò, per capire che ci sono ormai cassonetti di design gradevoli, più piccoli, molto adattiper città turistiche, come in Versilia e in Liguria.

Crediamo inoltre, che dal momento in cui i camion della raccolta debbano passare per le strade sia per l’organico, sia per il vetro, sia per l’indifferenziata, possano passare anche per la plastica e la carta, togliendo così un’ ulteriore fonte di sporcizia e bruttezza.

Ancora una volta si impone qualcosa sulla base di un’ idea preconcetta o di un’ ideologia, senza però ascoltare i destinatari del provvedimento e senza l’umiltà di comprendere i difetti del sistema applicato, tornando, perchè no, è questo che ci si aspetta, anche sui propri passi, una volta appreso che gli effetti sono più negati che positivi, perchè come dicevano i latini, Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, e purtroppo troppo spesso, abbiamo dovuto assistere al mantenimento di posizioni ideologiche a oltranza, con arroganza, mancanza di praticità e vicinanza ai cittadini.

DARIO NOBILE

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